giovedì 21 febbraio 2013

Vi sta bene!



E' comicissimo vedere tutti i candidati adoperarsi nel tentativo, ormai vano, di demonizzare il movimento 5 stelle e Grillo, il loro Vate.
Si va dal semplice "populista", al più articolato "antipolitico, antipartitco", al più draconiano "dittatore, protofascista". Tutte belle parole nel tentativo di fermare una valanga che si abbatterà imminente e immanente  sulle loro teste.
E' straordinario constatare come Grillo sia diventato il collante tra i poli della politica italiana: basta evocarne il nome per tornare tutti amici, da destra a sinistra, da Casapound a Ingroia: uniti contro il mostro cattivo, l'orco bombarolo, il troll qualunquista.
Si sono accorti solo ora, questi geni dell'ancien regime di casa nostra, che l'elettorato ha svoltato. Non a destra o a sinistra: oltre!
Non basta più demonizzare, intorpidire le acque, sbeffeggiare. Non ce la fa più neppure Berlusconi, battuto su quel campo che sarebbe dovuto essere il suo: la piazza, la battuta, il plebiscito. Non ce la farà mai Bersani, una brava persona, per carità, catapultato in un mondo a cui non interessano più le brave persone. Del Monti da campagna elettorale è meglio neanche parlarne. Maroni è addirittura comico quando ne parla come di una meteora impazzita, di un campione della demagogia. Quando poi gli fanno notare che lui è uno di quelli che minacciavano di pulircisi le terga col tricolore, che vaneggiavano di "Padania Libera", di forche imbiancate, di banche fallimentari, di Belsiti, Trote e amenità varie, allora si cheta e capisce che è finita.
Noi ve l'avevamo detto, ripetuto: arriverà il giorno in cui la corda si spezzerà. Non tiratela troppo! Ricordate che quando gli italiani si scocciano, non usano i forconi, potrebbero iniziare ad usare la testa!




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