"Io lo sapevo - Ve l'avevo detto - Noi l'avevamo proposto - Se non fosse per gli altri, a quest ora..."
In questi giorni post elezioni, due frasi su tre dei politici sono simili a quelle qui sopra.
Sono i famosi "profeti del giorno dopo", tipo quelli che trovi all'ippodromo che ti dicono il nome del cavallo vincente solo quando la corsa è finita.
Questi lo fanno con la politica: io lo sapevo, te l'avevo detto. Ricordi?!
Io non ricordo nulla! Cerco di dimenticare.
Eppure, qualcosa non mi torna.
Grillo era accreditato di un consenso importante fin dal 2008 (secondo V-day), passando dai risultati di Parma e finendo da quelli della Sicilia.
Il centrodestra qualcosa aveva subodorato, e infatti aveva di corsa richiamato un comico alla guida delle sue fila.
Il centrosinistra, come sempre, ci arrivava il giorno dopo.
Dal Fassino 2009 alle dichiarazioni D'alemiane degli ultimi giorni, si capiva che non avevano la più pallida idea di ciò cui sarebbero andati incontro.
Eppure c'era un tempo in cui Grillo (che non aveva ancora questo consenso, ma che ne stava buttando le basi), fu vicino al centrosinistra, tanto che, proprio nel 2009, vedendosi rifiutata la sua candidatura alle primarie, suggerì: "prendetevi almeno il mio programma. Fatelo vostro, ve lo regalo!"
Ci furono risate grasse, pacche sulle spalle, ilarità generale.
Questi fenomeni di politici non capivano che gli si sarebbe rivoltato tutto contro entro breve. Non capivano che le cose una volta che non le puoi più combatterle, le devi almeno assimilare.
Niente!
"E' un fascista, un antidemocratico, con lui si va verso la Grecia!", si sentiva dire nelle sedi di partito, da Trapani a Tarvisio.
Ma come - si chiedeva l'elettore medio - dopo tutto quello che questi politici ci hanno fatto, il pericolo adesso è Grillo?!
Vaffanculo, io lo voto! - concludeva soddisfatto.
Per questo Fassino ora non dorme più la notte.
Proprio lui che ci aveva visto lungo fin dal lontano 2009!
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