domenica 31 marzo 2013
martedì 26 marzo 2013
Ma dove vogliamo andare...
Forse qualcuno di voi se ne è già accorto, per gli altri ve lo dico io: siamo nella merda!
Ma non così per dire, proprio nella merda quella più profonda. E ci sta pure bene!
La situazione politica è al limite del ridicolo, anzi, ormai siamo oltre. Il mondo imprenditoriale vacilla, l'occupazione è un miraggio, i soldi terminati.
E gli italiani che fanno?!
Una buona percentuale, quella diciamo più tecnologica, si limita a condividere su facebook link che inneggiano allo sdegno, salvo poi sdegnarsi davvero se qualcuno prova a fargli capire che esprimere un'opinione con un link è come legare il cane con la salsiccia.
Un'altra parte si limita a tifare faziosamente per una parte piuttosto che un'altra.
Quasi tutti inneggiano a Francesco, che per essere simpatico è pure simpatico, ma che non ci risolverà i problemi, visto che i suoi sono, in quanto a gravità, pari ai nostri.
Pochi, troppo pochi, hanno capito che così stante le cose, non ce ne toglieremo.
Qualcuno aveva sperato in Grillo e nei suoi "cittadini".
Ad oggi non solo non stanno proponendo nulla, ma cominciano a far parte del problema stesso.
Monti si candida a tutto. Non ha capito che, anche grazie a lui, abbiamo finito le risorse, oltre che le speranze. L'unica utilità che gli è rimasta è quella di evitarci Casini come capo della mini-coalizione di centro.
Bersani e i suoi hanno toccato il fondo. Non sanno cosa fare, con chi farlo e come dirlo. Anzi, sul come dirlo lo sanno benissimo: in modo sbagliato! Ogni volta che sento in TV i vari Marino, Fassina, Bindi, Finocchiaro, mi rendo conto che con questi non vinceremo mai. Stanno sulle palle al 90% degli italiani, questa è la verità. E se stai sulle palle alla gente, come puoi pensare di vincere le elezioni? Ormai c'è aria di smobilitazione: Renzi con il suo esercito è alle porte e stavolta non farà prigionieri.
Il PDL è agghiacciante. Senti costantemente qualche esponente, per lo più giovani donne anche belline, che però sono foriere di una simpatia pari a quella di una secchiata di merda su di un muro bianco, dire: noi dobbiamo pensare agli italiani che non arrivano a fine mese, alle imprese indebitate, al fisco, all'occupazione, alla crescita, etc etc (un mantra chiaramente mandato a memoria). E fin qui tutto anche comprensibile. Poi vai a vedere le uniche cose che hanno organizzato e ti accorgi che sono di tutt'altro indirizzo: l'occupazione del tribunale di Milano e la manifestazione a Roma contro i giudici politicizzati. Ovvero l'orto del loro padrone. Con buona pace degli italiani e del loro fine mese...
Bene, ora potete tornare tranquillamente a condividere link sullo sdegno verso la casta.
Ciao!
domenica 24 marzo 2013
Per emozionarsi un po'...
Generalmente non mi emoziono facilmente, ma ogni volta che riguardo questo video mi vengono i brividi...
http://youtu.be/_AqALytJ8oU
sabato 23 marzo 2013
9marzo1989
Quando mi chiesero perché avrei fatto "Tano per sempre", rimasi perplesso.
Perché, mi chiesi io stesso?!
Il ricordo, dopo quasi 25 anni, inevitabilmente svanisce, diventa etereo, avvolge ombre.
Poi si arriva ad un punto in cui guardarsi indietro aiuta ad andare avanti. E così, ho pensato, "Tano per sempre" è uno spettacolo per andare avanti.
Era il 1989 quando mio padre morì. Un giorno di marzo caldo, non come quelli di questi tempi. Aveva 46 anni appena compiuti. Un ragazzo, poche balle.
Io a luglio di anni ne faccio 45, siamo quasi coetanei. Un età di autodeterminazione, in cui ci si sente giovani nonostante gli altri, soprattutto quelli più giovani, certifichino il contrario. Ma si va avanti...
Dal 1989 al 2013 non sono passati 25, è passata un'era!
"Tano per sempre" è il racconto di un'era!
Credetemi: è stato emozionante provare questo monologo.
Un dialogo a due: da una parte io, che parlo per entrambi, dall'altra lui, che non parla ma mi accompagna, mi assiste e, ne sono certo, si diverte pure.
Pensarlo alle prese con facebook, con uno smatphone, con un tv lcd, è di per se spassoso; immaginarlo alle prese con gli stessi strumenti, ma da lassù in Paradiso, è addirittura esilarante.
"Tano per sempre" è un inciso di come è cambiata l'Italia, e di come siamo cambiati noi di conseguenza. O viceversa.
Un modo simpatico, divertente, originale, per ricordare una parte di se stessi che se ne è andata, ma che rimarrà impressa nella memoria!
La replica di Carmagnola è fissata per sabato 25 maggio 2013 al teatro Elios. Inizio ore 21
(tratto da un'intervista di presentazione dello spettacolo)
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venerdì 22 marzo 2013
Lo stolto guarda il dito...
In Italia siamo i campioni del mondo nel lanciare fango alla luna.
L'ultima proposta evocata da più parti, che per la verità andava già di moda qualche mese fa, è la diminuzione dello stipendio dei parlamentari, nonché il numero.
Sembra che questa sia la panacea contro ogni male, la taumaturgica risoluzione contro tutti i dolori che ci affliggono.
Lo chiedono per primi i cittadini, e per secondi gli stessi politici, ma lo esigono, cosa più importante, i sondaggi, strumento con cui i secondi tengono per le palle i primi.
La cosa a me pareva pleonastica, ma per onore di informazione mi sono voluto informare sul problema.
Ecco i dati: qualora non diminuissimo stipendi e numero di parlamentari risparmieremmo un numero di poco superiore allo 0.1% del PIL. Tanto per dare un ordine di grandezza, le multe a cui siamo costretti da chi non rispetta le quote latte, ci costano ogni anno 4 volte di più!
E poi non risolveremmo comunque il problema.
Faccio un esempio di ordine calcistico, tanto così per capirci: se io fossi il presidente di una squadra con un portiere che non prende una palla neanche se gli sbatte contro, un centravanti che non segna neanche coi carabinieri e un allenatore che non conosce la differenza tra un 4-4-2 e una regata di vela, non è che dimezzandogli gli stipendi questi cominciano a vincere. E' vero, posso risparmiare, ma la retrocessione non me la leverebbe nessuno.
Ora, traslando l'esempio di cui sopra alla politica italiana, non è che se io dimezzo il numero di parlamentari questi cominciano a legiferare meglio. Risparmierei qualche soldo, per carità, ma continuerei a navigare nello sterco.
In Italia avremmo bisogno invece di politici veri, gente che guadagni una vagonata di denari, ma che ci dia la certezza di toglierci dal guano.
Perché proprio qui sta il punto: crescere!
Sono concorde con voi che questi politici (ripeto, questi), guadagnano troppo, che per la maggior parte non andrebbero bene neppure a soffiare sulle minestre, ma non concordo con voi quando, nonostante tutto, continuate a votarli, salvo poi blaterare che è tutto "un magna magna".
E soprattutto sono convinto che ci serva un Messi, un Ronaldo, un Pirlo con gli ingaggi che ne conseguono, non un Morganella qualunque oltretutto sottopagato!
giovedì 21 marzo 2013
lunedì 18 marzo 2013
Ricordo di un padre...
Quando mi chiesero perché avrei fatto "Tano per sempre", rimasi perplesso.
Perché, mi chiesi io stesso?!
Il ricordo, dopo quasi 25 anni, inevitabilmente svanisce, diventa etereo, avvolge ombre.
Poi si arriva ad un punto in cui guardarsi indietro aiuta ad andare avanti. E così, ho pensato, "Tano per sempre" è uno spettacolo per andare avanti.
Era il 1989 quando mio padre morì. Un giorno di marzo caldo, non come quelli di questi tempi. Aveva 46 anni appena compiuti. Un ragazzo, poche balle.
Io a luglio di anni ne faccio 45, siamo quasi coetanei. Un età di autodeterminazione, in cui ci si sente giovani nonostante gli altri, soprattutto quelli più giovani, certifichino il contrario. Ma si va avanti...
Dal 1989 al 2013 non sono passati 25, è passata un'era!
"Tano per sempre" è il racconto di un'era!
Credetemi: è emozionante provare questo monologo.
Un dialogo a due: da una parte io, che parlo per entrambi, dall'altra lui, che non parla ma mi accompagna, mi assiste e, ne sono certo, si diverte pure.
Pensarlo alle prese con facebook, con uno smatphone, con un tv lcd, è di per se spassoso; immaginarlo alle prese con gli stessi strumenti, ma da lassù in Paradiso, è addirittura esilarante.
"Tano per sempre" è un inciso di come è cambiata l'Italia, e di come siamo cambiati noi di conseguenza. O viceversa.
Un modo simpatico, divertente, originale, per ricordare una parte di se stessi che se ne è andata, ma che rimarrà impressa nella memoria!
(tratto da un'intervista di presentazione dello spettacolo)
mercoledì 13 marzo 2013
"Tano per Sempre"
La nuova stagione teatrale inizierà Sabato 13 aprile 2013 a Carignano (TO) teatro Alfieri, ore 21
Solo più 24 posti disponibili.
Le prevendite sono aperte a questo inidirizzo email: garinius@gmail.com
oppure mia pagina facebook
http://www.facebook.com/rogerfazio
A breve la descrizione dello spettacolo :)
mercoledì 6 marzo 2013
L'illusionista
C'e' stato un tempo in cui ognuno di noi credeva di cambiare il mondo.
Poi, crescendo, abbiamo pensato bene di cambiare noi.
Lo stesso vale per la società in cui viviamo!
Tutti vorrebbero modificarla, rivoluzionarla, infarcirla di valori, di giustizia, di libertà.
Saremmo disposti a sacrificarci per un bene comune più alto, traslato in un luogo in cui la felicità è considerata tale solo se possiamo condividerla con gli altri.
A parole!
Solo a parole!
Poi ci incazziamo se non sappiamo cosa fare la sera o se la ragazza non ci fa vedere la partita.
Ho visto di tutto.
Ho visto alcuni credere a pagliacciate e altri ad illudersi per pagliacciate ancora più grosse.
Ho visto gente che per la troppa voglia di vincere, ha perso tutto.
E non pensate subito a Bersani!
Ciao!
sabato 2 marzo 2013
Da Torre Pellice: Valpe - Alleghe. Gara 6 quarti finale playoff. In diretta dalle 20.30
Quarto gol del valpe. In semifinale!!!
Valpe in vantaggio. 4 minuti e poi saranno semifinali. È una bolgia!
Pareggio del valpe!!! Al secondo minuto del terzo tempo. È iniziata la bolgia!!!
Fine secondi tempo. Valpe sotto di uno, ma in partita
Esplode lo stadio. Gol della valpe. 1-2
Raddoppia l' Alleghe al minuto 8.50
Sempre Alleghe avanti. Valpe soporifera
Fine primo tempo. Alleghe avanti di 1 meritato
Alleghe in vantaggio al min. 9.10
Si inizia. Qualche vuoti sugli spalti, ma gente calda
Inizio ore 20.30
I profeti del giorno dopo...
"Io lo sapevo - Ve l'avevo detto - Noi l'avevamo proposto - Se non fosse per gli altri, a quest ora..."
In questi giorni post elezioni, due frasi su tre dei politici sono simili a quelle qui sopra.
Sono i famosi "profeti del giorno dopo", tipo quelli che trovi all'ippodromo che ti dicono il nome del cavallo vincente solo quando la corsa è finita.
Questi lo fanno con la politica: io lo sapevo, te l'avevo detto. Ricordi?!
Io non ricordo nulla! Cerco di dimenticare.
Eppure, qualcosa non mi torna.
Grillo era accreditato di un consenso importante fin dal 2008 (secondo V-day), passando dai risultati di Parma e finendo da quelli della Sicilia.
Il centrodestra qualcosa aveva subodorato, e infatti aveva di corsa richiamato un comico alla guida delle sue fila.
Il centrosinistra, come sempre, ci arrivava il giorno dopo.
Dal Fassino 2009 alle dichiarazioni D'alemiane degli ultimi giorni, si capiva che non avevano la più pallida idea di ciò cui sarebbero andati incontro.
Eppure c'era un tempo in cui Grillo (che non aveva ancora questo consenso, ma che ne stava buttando le basi), fu vicino al centrosinistra, tanto che, proprio nel 2009, vedendosi rifiutata la sua candidatura alle primarie, suggerì: "prendetevi almeno il mio programma. Fatelo vostro, ve lo regalo!"
Ci furono risate grasse, pacche sulle spalle, ilarità generale.
Questi fenomeni di politici non capivano che gli si sarebbe rivoltato tutto contro entro breve. Non capivano che le cose una volta che non le puoi più combatterle, le devi almeno assimilare.
Niente!
"E' un fascista, un antidemocratico, con lui si va verso la Grecia!", si sentiva dire nelle sedi di partito, da Trapani a Tarvisio.
Ma come - si chiedeva l'elettore medio - dopo tutto quello che questi politici ci hanno fatto, il pericolo adesso è Grillo?!
Vaffanculo, io lo voto! - concludeva soddisfatto.
Per questo Fassino ora non dorme più la notte.
Proprio lui che ci aveva visto lungo fin dal lontano 2009!
venerdì 1 marzo 2013
Napoli - Juve guardala in diretta sul blog!
Minuto 93 - Finisce così: 1-1. Napoli qualcosina di più, Juve sorniona. Alla fine è giusto il pari.
Ciao
Minuto 90 - Siamo nel recupero. Conte, col suo gatto soriano in testa, è indemoniato. A Mazzarri forse va bene così...
Minuto 85 - Sostituito Vucinic, 85 minuti in ritardo! Pogba al suo posto
Minuto 82 - E' entrato Matri. Cambiato niente!
Minuto 73 - Un paio di ottime occasioni per il Napoli. La Juve è più forte, ma al momento è quella tra le due ha meno occasioni di vincerla!
Minuto 66 - Un paio di mischioni nell'area della Juve.
Minuto 64 - Effettivamente i 3 centrocampisti della Juve sono davvero forti. Quelli del Napoli cattivi.
Minuto 58 - Parata di Buffon che poi, come sempre, alza il pollice alla Fonzie!
Minuto 50 - E' una di quelle partite in cui Vucinic andrebbe lapidato in pubblica piazza...
Minuto 46 - Iniziato il secondo tempo, ignoro se ci siano stati cambi.
Minuto 45 - Sportellata di Cavani a Chiellini. A naso sempre fatto apposta, ma tant'è. Cartellino biondo per il napoletano.
Finito il primo tempo: 1-1
Minuto 43 - Pareggio del Napoli. Scarpata do Inler dai 25 metri sotto il sette. Buffon era con il pollice alzato: sorpreso!
Minuto 35 - Si ha l'impressione che se al posto di Vucinic ci fosse Gabionetta del Crotone si sarebbe 3-0 e tutti a casa...
Minuto 29 - Legnata sulla testa di Britos. Momenti di paura, poi si alza e crede di essere Federica Pellegrini. Sta provando a rana al momento.
Minuto 25 - Pandev è più inutile di Gasparri nel PDL
Minuto 18 - Vucinic se ne è mangiato un altro. Questo era fatto!
Minuto 15 - Campagnaro ha appena effettuato il più classico dei "dribbling del falegname". Vucinic nel frattempo si è divorato un gol
Minuto 9.30 - Juve in vantaggio. Gol di Chiellini su cross di Pirlo.
Il Napoli rema che è un piacere.
Minuto 5 - Comincia a sentirsi la mancanza della fantasia di Aronica nel Napoli...
Minuto 1 - si inizia. Non c'è nessuno allo stadio. No no....
La Juve difende a 5, il Napoli parte indiavolato. Vedremo! -
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